Le comunicazioni on line nelle chat private o chiuse sono assimilabili alla corrispondenza chiusa e inviolabile, costituzionalmente tutelata.

La Cassazione Civile, con pronuncia della Sez. IV lavoro, 10 Settembre 2018, n. 21965, poiché tali comunicazioni non sono dirette ad una moltitudine indistinta ma unicamente agli iscritti ad un determinato gruppo, esclude la condotta diffamatoria di uno “sfogo” manifestato in una “chat” chiusa.