I contratti bancari contenenti clausole frutto di intese restrittive della concorrenza, come noto, sono invalidi (per violazione della l. 287 del 1990).
Si tratta di un argomento poco conosciuto, tuttavia molto interessante non soltanto sul piano dogmatico, ma anche per il suo utilizzo sul piano pratico nei rapporti tra il privato e la banca.
Ne parla la recente pronuncia del Tribunale di Rovigo 12 giugno 2018, il quale precisa vari aspetti procedurali ribadendone la portata.
In tali casi, tra le altre cose, le fideiussioni prestate sono nulle.